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“Onomatopea”: Mery Godigna Collet espone a Belriguardo

Presso il Museo Civico Archeologico di Belriguardo si inaugurerà, venerdì 4 agosto, la mostra “Onomatopea” di Mery Godigna Collet

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Sin dall’inizio della sua carriera l’artista ha esplorato la coesistenza tra umani e ambiente tramite questioni politiche e sociali.

Le sue opere sono assistite dall’uso versatile di materiali diversi impiegati in installazioni, pittura, scultura, fotografia e video, sfidando l’osservatore tramite l’uso di tecniche nuove e materiali non convenzionali nel fare l’arte.

Nelle sue opere i concetti si trasformano tramite la materia.
Secondo l’artista, la violenza porta alla distruzione il cui simbolo è la mancanza di colore.

La presenza di questa nuova raccolta di opere in un museo archeologico pone un interrogativo drammatico: quale eredità vogliamo lasciare? 

Oscillando tra l’oscuro e il funzionale, Mery Godigna Collet, in questa raccolta di opere, “Onomatopea”, manipola le maschere antigas nel contesto di assemblaggio, per mettere in discussione le impressioni personali e sociali di potere, ambizione, inquinamento, e distruzione.
Il sinistro uso delle maschere a gas tenta di riassumere l’intrico e la complessità di questioni politiche e sociali che toccano i nostri tempi tramite il mascheramento e la appropriazione di un singolo oggetto.
Onomatopea e il fenomeno che si produce quando i suoni di una parola descrivono o suggeriscono acusticamente l’oggetto o l’azione che significano.

L’artista, in un gesto di ricreazione, traduce un oggetto in una azione: la azione di difendersi da noi estese.

Orari d’apertura: venerdì, sabato domenica ore 09.30-12 e 15.30-19.00.
Altri giorni su appuntamento telefonando al 0532-32.85.00 oppure al 392-676.1945

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