Renzo Savini non amava essere definito un collezionista. Lui cercava, raccoglieva e spesso immagazzinava il suo raccolto senza la necessità di doverlo esibire all’occhio dell’altro.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!In letteratura troviamo diversi personaggi che fanno del collezionare una guida fondamentale della loro vita: ad esempio Kaspar Utz, il protagonista del celebre romanzo di Bruce Chatwin.
La collezione conservata in questa casa museo, tutta da scoprire, ricorda le Wunderkammer diffuse in varie corti dell’Europa rinascimentale e barocca, collezioni di mirabilia dove gli oggetti ricercati non erano solo manufatti, ma anche elementi prelevati dalla natura, inseriti poi in uno scenario ben articolato.
Allo stesso modo non era il solo manufatto artistico ad interessare Renzo Savini, ma lo colpivano anche semplici oggetti, elementi prelevati dalla natura – in particolar modo le pietre.
In questo scrigno – prezioso a sua volta: venne commissionato nel 1964 all’architetto Raoul Biancani – le statue di un presepe barocco di Giuseppe Maria Mazza e di Giacomo De Maria, oltre quelle di stilema rococò di Angelo Gabriello Piò, posizionate su grandi e lunghi tavoli e le terrecotte di scuola emiliana del Settecento dialogano con anfore e con sculture lignee policrome tardo barocche, il lampadario di Venini 1964 “sospensione Poliedri” è sospeso su cristalli degli anni ’50. Il “grande Pupo siciliano” del Settecento è sospeso vicino a un putto barocco mentre, alle pareti, icone quattrocentesche, incisioni e disegni tardo rinascimentali e barocchi, i chiaroscuri di un preziosissimo disegno di Alessandro Tiarini concorrono ad incantare i visitatori.
Recentemente poi la casa museo Renzo Savini ha ottenuto l’assegnazione del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, dando applicazione alla Legge regionale 2/2022 “Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità”.
Casa Museo Renzo Savini
Via Letizia 11
40136 Bologna
savinicultura@gmail.com